Sadayakko: presentazione al Mudec

La geisha che fece innamorare Milano

giovedì 15 giugno 2023 – ore 18:30
MUDEC – Spazio delle Culture
Via Tortona 56, Milano

Ira Rubini e Carmen Covito presentano il libro “Sadayakko, la Duse del Giappone” (Clueb 2023) che ricostruisce il primo incontro degli italiani con il teatro giapponese e le reazioni che suscitò, collocandolo nel contesto culturale dell’Italia di inizio Novecento. Milano fu la città in cui la compagnia Kawakami si esibì più a lungo, con cinque rappresentazioni al Teatro Lirico dal 25 al 29 aprile 1902 e altre due il 3 e 4 maggio all’Olympia, dove il concorso di pubblico fu tale che davanti al teatro si formarono lunghe code e molti non riuscirono a entrare. La primadonna della compagnia, paragonata dai giornalisti alle più grandi attrici europee, sedusse i milanesi con il suo fascino esotico e scatenò polemiche tra i critici. Per un momento breve ma intenso, si era aperto il sipario sulla realtà di un mondo fino ad allora intravisto solo attraverso i resoconti dei viaggiatori e gli oggetti d’arte che avevano nutrito la moda del giapponismo.

La Duse del Giappone

Il 7 aprile 1902 al teatro Valle di Roma debuttò il primo spettacolo di teatro giapponese che si fosse mai visto in Italia. Era atteso con viva curiosità perché i critici europei avevano osato paragonare la primadonna della compagnia addirittura alla nostra Eleonora Duse.

Carmen Covito
Sadayakko, la Duse del Giappone
Cronache della prima tournée di teatro giapponese in Italia (1902)

Clueb, Bologna 2023
Collana: Trame – Antropologia, teatro e tradizioni popolari
Pagine: 420
Prezzo di copertina: 28 euro
ISBN 978-88-491-5757-4

In realtà, Sadayakko (Koyama Sada, 1871-1946) non era un’attrice di prosa. Prima di diventare la moglie del geniale teatrante Kawakami Otojirō era stata una geisha di alto livello, abile nella danza e nel canto. Cominciò a recitare durante la tournée intrapresa dalla compagnia Kawakami nel 1899 in America, concludendola con uno straordinario successo personale nel dramma La geisha e il cavaliere all’Esposizione Universale di Parigi del 1900. L’anno seguente la danzatrice-impresaria Loie Fuller portò i Kawakami attraverso l’Europa in una nuova, lunghissima tournée.

Questo saggio ne ricostruisce la parte italiana per la prima volta in dettaglio, città per città, teatro per teatro, collocandola nel contesto culturale dell’Italia di inizio Novecento e nel suo mondo teatrale.

Attraverso la copertura giornalistica degli spettacoli emergono gli impresari locali e i loro rapporti con la stampa, si delineano le reazioni del pubblico e i dibattiti degli intellettuali. Attori, commediografi e celebrità letterarie, da Adelaide Ristori a Gabriele D’Annunzio, andarono a vedere i giapponesi. Vignettisti e caricaturisti li disegnarono. Tutti i grandi nomi della critica italiana ne scrissero. Pochi seppero riconoscere nell’arte teatrale di Sadayakko l’amalgama transculturale tipico dei riformatori dell’epoca Meiji.

Foto di Paul Nadar (1900)
Sadayakko nella sezione hanagasa della danza Dōjoji che eseguiva in La geisha e il cavaliere.

Disegno di Filiberto Scarpelli
tratto dalla fotografia di Nadar. «Il Travaso delle Idee», Roma, 7 aprile 1902, p. 1. Collezione privata.

La casa-museo di Sadayakko e Fukuzawa Momosuke (Futaba Palace) a Nagoya. Foto Carmen Covito.

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Conferenza: la figura della geisha

IL MONDO DEI FIORI E DEI SALICI
L’universo femminile e la figura della Geisha nella cultura giapponese.


Conferenza – Presentazione
VENERDI 3 FEBBRAIO 2023 – ore 18
Online in diretta sulla piattaforma Zoom

vedi la registrazione nel canale YouTube del CELSO

Relatore: Carmen Covito

Introduce: Emanuela Patella
Direttore Scientifico del CELSO Istituto di Studi Orientali – Dipartimento Studi Asiatici
In collaborazione con: O barra O edizioni
A partire dalle opere:
Masuda Sayo “Il mondo dei fiori e dei salici – Autobiografia di una geisha”
Julie Rovéro-Carrez, Raphaëlle Choël “Tokyo sisters – Reportage dall’universo femminile giapponese”

PARTECIPAZIONE GRATUITA
Per partecipare alla conferenza è necessaria la prenotazione. Scrivere a: info@celso.org

Kipling in Giappone

Martedì 13 dicembre 2022 alle ore 18,30 presso la libreria Tempo Ritrovato Libri (Corso Garibaldi 7, Milano), Carmen Covito (scrittrice, studiosa della cultura giapponese) e Paolo Caponi (Docente di Letteratura inglese, Università degli Studi di Milano) presenteranno il libro Lettere dal Giappone di Rudyard Kipling.

Rudyard Kipling
Lettere dal Giappone
Traduzione dall’inglese di Giulia Masperi
Introduzione di Paolo Caponi

ObarraO, 2022, pp. 160
ISBN: 9788869681226


Lettere dal Giappone  raccoglie le corrispondenze redatte da Kipling nel 1889 per il giornale dell’India britannica «The Pioneer» nel corso del viaggio che dall’India lo avrebbe riportato a Londra facendo scalo in diversi paesi asiatici e negli Stati Uniti.
La meraviglia di fronte ai paesaggi e ai siti storici giapponesi e l’ammirazione per le pregiate manifatture locali si accompagnano all’attenzione per i costumi e le riforme socio-politiche – non senza un certo sdegno per la massiccia occidentalizzazione che a giudizio dell’autore mal si sposa con l’innata raffinatezza nipponica – e al tentativo di prevedere il futuro ruolo del Giappone nel consesso mondiale.

Takarazuka in Italia

Nel 1938 la compagnia di teatro musicale Takarazuka realizzò la sua prima tournée all’estero, in Germania e Italia. Incrociando le notizie fornite dai giornali italiani – e dai cinegiornali Luce – con quelle pubblicate dalla rivista mensile della compagnia, “Kageki”, Carmen Covito ricostruisce per la rivista di studi online AsiaTeatro il percorso, il programma e la ricezione della tournée in Italia. La recensione di Renato Simoni sul “Corriere della Sera” fu l’unica a essere tradotta in giapponese su “Kageki”. Viene indagata perciò in particolare la storia del suo interesse, non occasionale, per il teatro giapponese.

https://www.asiateatro.it/renato-simoni-e-le-fanciulle-del-takarazuka/

Carmen Covito, “Renato Simoni e le fanciulle del Takarazuka”, AsiaTeatro – rivista di studi online, anno 2022, n.1
https://doi.org/10.55154/UBAT1316

La compagnia Takarazuka a Firenze nel 1938