Mostra: Scritto nella pietra

A Milano una grande mostra per illustrare l’intreccio di culture e linguaggi tra l’antico e il contemporaneo attraverso le opere di tre artisti che lavorano con la calligrafia: Morioka Shizue, Nakajima Hiroyuki, Bruno Riva.

Il tema della protezione dell’ambiente si unisce a quello del valore della memoria, evocando un passato dove natura, ambiente e cultura non erano separati. In molte parti del mondo la presenza dell’uomo si è manifestata nel segno inciso sulle rocce: segno magico, simbolo, e poi scrittura.

Utilizzando le scritture più antiche dell’Asia Orientale, i tre artisti hanno creato opere di grande formato, progettate appositamente per le sale della Palazzina dei Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti.

Per festeggiare il 50° anniversario del teatro è stata realizzata un’opera collettiva composta da cinquecento piccole calligrafie su carta artigianale, che saranno donate al pubblico.

Durante l’inaugurazione i tre artisti daranno vita a una performance calligrafica e nel weekend guideranno due seminari sulla Via della calligrafia.

mostra a cura di Katia Bagnoli e Bruno Riva

Dal 9 al 16 ottobre 2023
Palazzina dei Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti
via Carlo Botta 18, Milano

Tutte le informazioni alla pagina http://www.shodo.it/scrittonellapietra/

Kipling in Giappone

Martedì 13 dicembre 2022 alle ore 18,30 presso la libreria Tempo Ritrovato Libri (Corso Garibaldi 7, Milano), Carmen Covito (scrittrice, studiosa della cultura giapponese) e Paolo Caponi (Docente di Letteratura inglese, Università degli Studi di Milano) presenteranno il libro Lettere dal Giappone di Rudyard Kipling.

Rudyard Kipling
Lettere dal Giappone
Traduzione dall’inglese di Giulia Masperi
Introduzione di Paolo Caponi

ObarraO, 2022, pp. 160
ISBN: 9788869681226


Lettere dal Giappone  raccoglie le corrispondenze redatte da Kipling nel 1889 per il giornale dell’India britannica «The Pioneer» nel corso del viaggio che dall’India lo avrebbe riportato a Londra facendo scalo in diversi paesi asiatici e negli Stati Uniti.
La meraviglia di fronte ai paesaggi e ai siti storici giapponesi e l’ammirazione per le pregiate manifatture locali si accompagnano all’attenzione per i costumi e le riforme socio-politiche – non senza un certo sdegno per la massiccia occidentalizzazione che a giudizio dell’autore mal si sposa con l’innata raffinatezza nipponica – e al tentativo di prevedere il futuro ruolo del Giappone nel consesso mondiale.

Cronache del Saikaidō

I fudoki sono i più antichi testi geografico-narrativi giapponesi,  preziosissimi. Antonio Manieri ci aveva già  dato  la traduzione e il commento del fudoki della provincia di Hitachi (Hitachi no kuni fudoki) e ora pubblica con il titolo Cronache del Saikaidō un corpus di fudoki che riguardano le province occidentali del regno di Yamato (attuale Kyūshū) e che furono compilati nella prima metà dell’VIII secolo. I testi, frutto di una redazione stratificata tra i vari funzionari della provincia e dei distretti, hanno carattere mistilingue e illustrano la geografia dei luoghi con l’intento di informare il governo centrale su una regione periferica per meglio assoggettarla alla sovranità della dinastia. Ai dati meramente burocratici e descrittivi si affiancano passi più squisitamente narrativi in cui il mito, la storia, l’aneddotica si fondono per mostrare in dettaglio la società agricola e marinara del Giappone arcaico. La loro lettura, perciò, può restituire dignità a narrazioni “secondarie” che rivelano processi, fenomeni e fatti essenziali per la ricostruzione e la comprensione del Giappone tutto.

Da non perdere!

Antonio Manieri
Cronache del Saikaidō
Carocci Editore, Roma, 2022

228 pagine
ISBN 9788829014613

Erbe senza radici

Se vi incuriosisce il teatro kabuki, non potete perdere il Libro Secondo di “Erbe senza radici”. Se volete ridere come si rideva nell’epoca Edo, non potete perdere neanche una riga di tutto questo piccolo capolavoro di umorismo, irriverenza e satira, nella smagliante traduzione di Cristian Pallone.
 
“Erbe senza radici” (Nenashigusa), scritto nel 1763, segnò l’esordio letterario di Hiraga Gennai (1728-1780), figura particolarissima del XVIII secolo giapponese: samurai senza padrone, esperto di materia medica, discente dilettante di olandese, cinese e latino, inventore e studioso di elettrostatica e chimica. Le vicende del romanzo si sviluppano a cavallo di più mondi, tra Inferno, Paradiso, il Palazzo del re drago in fondo al mare e tra i flutti del fiume Sumida, a Edo, l’attuale Tokyo. La storia si apre con la morte per acqua di un attore di ruoli femminili del teatro kabuki (realmente avvenuta nello stesso 1763) e ne svela solo alla fine il mistero, raccontando nel mezzo l’inaspettato coming out del re degli Inferi e le origini del teatro kabuki in una versione del mito della dea Amaterasu molto poco ortodossa.
 
 
 
Hiraga Gennai
Erbe senza radici
a cura di Cristian Pallone
Aracne editrice, 2020

Kokeshi. Il Tōhoku fra tradizione e design

Questo volume è il primo in Italia a trattare in maniera approfondita, con la voce di noti studiosi della cultura, della letteratura e dell’arte nipponica, il soggetto dei kokeshi, le piccole sculture in legno dipinte dall’aspetto di bambola che sono considerate l’emblema culturale della regione del Tōhoku, nel nord-est del Giappone. Dopo i tragici eventi causati dal grande terremoto del 2011, la regione del Tōhoku è oggi particolarmente attiva nella valorizzazione del proprio patrimonio artigianale, che si presenta come una tradizione vivente, con botteghe dove le tecniche e i sistemi decorativi dei kokeshi vengono ancora oggi tramandati di padre in figlio. Un nutrito apparato fotografico illustra le caratteristiche delle diverse scuole anche attraverso alcune collezioni private italiane esposte nella recente mostra del 2019 presso il MUDEC-Museo delle Culture di Milano.

 

Kokeshi. Il Tōhoku fra tradizione e design
a cura di
Virginia Sica, Rossella Menegazzo, Carmen Covito,
© 2020, Scalpendi editore, Milano
ISBN: 9788832203745

 

Sommario:

Maria Teresa Orsi: Viaggio tra i kokeshi del Tōhoku (pp. 11-23)
Carmen Covito: Cose a forma di bambola (pp. 25-35)
Virginia Sica: Il Tōhoku e la tradizione rurale. Eredità storiche, artigianali e rituali (pp. 37-59)
Andrea Maurizi: La forza evocativa della tradizione folclorica del Tōhoku (pp. 61-71)
Rossella Menegazzo: Riconsiderazioni contemporanee sui kokeshi tra arte popolare, artigianato e design (pp. 73-85)
Le dodici scuole della tradizione (pp. 87-99)
Botteghe artigiane (pp. 101-103)
La prima mostra in Italia: MUDEC, Milano 2019 (pp. 105-120)
Bibliografia (p. 121-123)