7 marzo a Bergamo

Nell’ambito del Ciclo di eventi “Donne e arte in Giappone” organizzato dall’Università degli Studi di Bergamo, Dipartimento di Lingue, Letterature e culture straniere, per la Giornata internazionale della donna 2024

7 marzo 2024, 17:30
Monastero del Carmine, Teatro Tascabile di Bergamo
– Sala del Capitolo, Via Bartolomeo Colleoni, 21
Sadayakko: la Duse del Giappone
Dialogano:
Carmen Covito
(Scrittrice, ricercatrice indipendente, presidente AsiaTeatro)
Virginia Sica
(Università degli studi di Milano)

Mostra: Scritto nella pietra

A Milano una grande mostra per illustrare l’intreccio di culture e linguaggi tra l’antico e il contemporaneo attraverso le opere di tre artisti che lavorano con la calligrafia: Morioka Shizue, Nakajima Hiroyuki, Bruno Riva.

Il tema della protezione dell’ambiente si unisce a quello del valore della memoria, evocando un passato dove natura, ambiente e cultura non erano separati. In molte parti del mondo la presenza dell’uomo si è manifestata nel segno inciso sulle rocce: segno magico, simbolo, e poi scrittura.

Utilizzando le scritture più antiche dell’Asia Orientale, i tre artisti hanno creato opere di grande formato, progettate appositamente per le sale della Palazzina dei Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti.

Per festeggiare il 50° anniversario del teatro è stata realizzata un’opera collettiva composta da cinquecento piccole calligrafie su carta artigianale, che saranno donate al pubblico.

Durante l’inaugurazione i tre artisti daranno vita a una performance calligrafica e nel weekend guideranno due seminari sulla Via della calligrafia.

mostra a cura di Katia Bagnoli e Bruno Riva

Dal 9 al 16 ottobre 2023
Palazzina dei Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti
via Carlo Botta 18, Milano

Tutte le informazioni alla pagina http://www.shodo.it/scrittonellapietra/

Sadayakko: presentazione al Mudec

La geisha che fece innamorare Milano

giovedì 15 giugno 2023 – ore 18:30
MUDEC – Spazio delle Culture
Via Tortona 56, Milano

Ira Rubini e Carmen Covito presentano il libro “Sadayakko, la Duse del Giappone” (Clueb 2023) che ricostruisce il primo incontro degli italiani con il teatro giapponese e le reazioni che suscitò, collocandolo nel contesto culturale dell’Italia di inizio Novecento. Milano fu la città in cui la compagnia Kawakami si esibì più a lungo, con cinque rappresentazioni al Teatro Lirico dal 25 al 29 aprile 1902 e altre due il 3 e 4 maggio all’Olympia, dove il concorso di pubblico fu tale che davanti al teatro si formarono lunghe code e molti non riuscirono a entrare. La primadonna della compagnia, paragonata dai giornalisti alle più grandi attrici europee, sedusse i milanesi con il suo fascino esotico e scatenò polemiche tra i critici. Per un momento breve ma intenso, si era aperto il sipario sulla realtà di un mondo fino ad allora intravisto solo attraverso i resoconti dei viaggiatori e gli oggetti d’arte che avevano nutrito la moda del giapponismo.

La Duse del Giappone

Il 7 aprile 1902 al teatro Valle di Roma debuttò il primo spettacolo di teatro giapponese che si fosse mai visto in Italia. Era atteso con viva curiosità perché i critici europei avevano osato paragonare la primadonna della compagnia addirittura alla nostra Eleonora Duse.

Carmen Covito
Sadayakko, la Duse del Giappone
Cronache della prima tournée di teatro giapponese in Italia (1902)

Clueb, Bologna 2023
Collana: Trame – Antropologia, teatro e tradizioni popolari
Pagine: 420
Prezzo di copertina: 28 euro
ISBN 978-88-491-5757-4

In realtà, Sadayakko (Koyama Sada, 1871-1946) non era un’attrice di prosa. Prima di diventare la moglie del geniale teatrante Kawakami Otojirō era stata una geisha di alto livello, abile nella danza e nel canto. Cominciò a recitare durante la tournée intrapresa dalla compagnia Kawakami nel 1899 in America, concludendola con uno straordinario successo personale nel dramma La geisha e il cavaliere all’Esposizione Universale di Parigi del 1900. L’anno seguente la danzatrice-impresaria Loie Fuller portò i Kawakami attraverso l’Europa in una nuova, lunghissima tournée.

Questo saggio ne ricostruisce la parte italiana per la prima volta in dettaglio, città per città, teatro per teatro, collocandola nel contesto culturale dell’Italia di inizio Novecento e nel suo mondo teatrale.

Attraverso la copertura giornalistica degli spettacoli emergono gli impresari locali e i loro rapporti con la stampa, si delineano le reazioni del pubblico e i dibattiti degli intellettuali. Attori, commediografi e celebrità letterarie, da Adelaide Ristori a Gabriele D’Annunzio, andarono a vedere i giapponesi. Vignettisti e caricaturisti li disegnarono. Tutti i grandi nomi della critica italiana ne scrissero. Pochi seppero riconoscere nell’arte teatrale di Sadayakko l’amalgama transculturale tipico dei riformatori dell’epoca Meiji.

Foto di Paul Nadar (1900)
Sadayakko nella sezione hanagasa della danza Dōjoji che eseguiva in La geisha e il cavaliere.

Disegno di Filiberto Scarpelli
tratto dalla fotografia di Nadar. «Il Travaso delle Idee», Roma, 7 aprile 1902, p. 1. Collezione privata.

La casa-museo di Sadayakko e Fukuzawa Momosuke (Futaba Palace) a Nagoya. Foto Carmen Covito.

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