Webinar “Storie di donne fra Italia e Giappone”

In occasione dell’uscita del libro curato da Teresa Ciapparoni La Rocca dal titolo “Fuori dal cono d’ombra” edito da Lindau, la Fondazione Italia Giappone ha dedicato il webinar di marzo alle donne che dal 19mo secolo ad oggi hanno, e tuttora contribuiscono con scelte e opportunità, alle relazioni transculturali tra il nostro Paese e il Giappone, e viceversa.

Il libro porta “Fuori dal cono d’ombra” vicende di vita poco conosciute, che invece dovrebbero esserlo perché informano su percorsi di grande interesse, fatti di coraggio e scoperte. Donne di diverse generazioni le cui storie sono arricchenti, oltre a offrire ampia fonte d’ispirazione.

L’incontro si è tenuto alle 18:00 di martedì 26 marzo p.v., con i saluti di casa da parte dell’Ambasciatore Umberto Vattani, Presidente della Fondazione Italia Giappone, e come sempre Fabiola Palmeri curatrice degli incontri. Ospiti: Teresa Ciapparoni La Rocca, Carmen Covito autrice di uno dei saggi del volume e del libro “Sadayakko, la Duse del Giappone” (Clueb), e Massimo Soumaré autore di “Il filo sottile del mare” (Unicopli).

La registrazione è visibile sul canale Youtube della Fondazione:

Il mio articolo:

Carmen Covito, “Kawakami Sadayakko”, in Teresa Ciapparoni La Rocca (a cura di), Fuori dal cono d’ombra. Storie di donne fra l’Italia e il Giappone, Lindau, Torino, 2024, pp. 51-61

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7 marzo a Bergamo

Nell’ambito del Ciclo di eventi “Donne e arte in Giappone” organizzato dall’Università degli Studi di Bergamo, Dipartimento di Lingue, Letterature e culture straniere, per la Giornata internazionale della donna 2024

7 marzo 2024, 17:30
Monastero del Carmine, Teatro Tascabile di Bergamo
– Sala del Capitolo, Via Bartolomeo Colleoni, 21
Sadayakko: la Duse del Giappone
Dialogano:
Carmen Covito
(Scrittrice, ricercatrice indipendente, presidente AsiaTeatro)
Virginia Sica
(Università degli studi di Milano)

Mostra: Scritto nella pietra

A Milano una grande mostra per illustrare l’intreccio di culture e linguaggi tra l’antico e il contemporaneo attraverso le opere di tre artisti che lavorano con la calligrafia: Morioka Shizue, Nakajima Hiroyuki, Bruno Riva.

Il tema della protezione dell’ambiente si unisce a quello del valore della memoria, evocando un passato dove natura, ambiente e cultura non erano separati. In molte parti del mondo la presenza dell’uomo si è manifestata nel segno inciso sulle rocce: segno magico, simbolo, e poi scrittura.

Utilizzando le scritture più antiche dell’Asia Orientale, i tre artisti hanno creato opere di grande formato, progettate appositamente per le sale della Palazzina dei Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti.

Per festeggiare il 50° anniversario del teatro è stata realizzata un’opera collettiva composta da cinquecento piccole calligrafie su carta artigianale, che saranno donate al pubblico.

Durante l’inaugurazione i tre artisti daranno vita a una performance calligrafica e nel weekend guideranno due seminari sulla Via della calligrafia.

mostra a cura di Katia Bagnoli e Bruno Riva

Dal 9 al 16 ottobre 2023
Palazzina dei Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti
via Carlo Botta 18, Milano

Tutte le informazioni alla pagina http://www.shodo.it/scrittonellapietra/

Sadayakko: presentazione al Mudec

La geisha che fece innamorare Milano

giovedì 15 giugno 2023 – ore 18:30
MUDEC – Spazio delle Culture
Via Tortona 56, Milano

Ira Rubini e Carmen Covito presentano il libro “Sadayakko, la Duse del Giappone” (Clueb 2023) che ricostruisce il primo incontro degli italiani con il teatro giapponese e le reazioni che suscitò, collocandolo nel contesto culturale dell’Italia di inizio Novecento. Milano fu la città in cui la compagnia Kawakami si esibì più a lungo, con cinque rappresentazioni al Teatro Lirico dal 25 al 29 aprile 1902 e altre due il 3 e 4 maggio all’Olympia, dove il concorso di pubblico fu tale che davanti al teatro si formarono lunghe code e molti non riuscirono a entrare. La primadonna della compagnia, paragonata dai giornalisti alle più grandi attrici europee, sedusse i milanesi con il suo fascino esotico e scatenò polemiche tra i critici. Per un momento breve ma intenso, si era aperto il sipario sulla realtà di un mondo fino ad allora intravisto solo attraverso i resoconti dei viaggiatori e gli oggetti d’arte che avevano nutrito la moda del giapponismo.