Per un filo di seta

Dal 28 luglio al 1 ottobre 2017

PER UN FILO DI SETA.
1867, l’Italia in Giappone.

a cura di Teresa Ciapparoni La Rocca
in collaborazione con MAO Museo d’Arte Orientale
e Link Japan 4 Events  

MAO Museo d’Arte Orientale
via San Domenico 11 – Torino

INAUGURAZIONE APERTA AL PUBBLICO
Presentazione della mostra a cura della prof.ssa Teresa Ciapparoni La Rocca
giovedì 27 luglio 2017 ore 18

Una mostra dedicata all’apertura dei rapporti fra Italia e Giappone nella seconda metà del 1800, quando militari, diplomatici e commercianti, per lo più piemontesi e lombardi, affrontarono le difficoltà del viaggio e di un paese dove erano in atto rivolgimenti politici e sociali che lo resero da feudale a moderno in un quarto di secolo. Di particolare interesse sono le testimonianze lasciate da alcuni setaioli piemontesi procacciatori di seme-bachi, ossia uova di baco da seta, che in quegli anni sfidarono innumerevoli difficoltà per difendere il prestigio dell’industria serica italiana. Tra questi vanno ricordati il Cav. Pietro Savio di Alessandria e Giovanni Battista Imberti di Racconigi che scrissero rispettivamente un prezioso diario e una raccolta di memorie.

Straordinario rilievo ebbe la figura di Vittorio Sallier de La Tour per il ruolo fondamentale svolto nel consolidarsi dei rapporti tra l’Italia ed il Giappone.
Indiscusso protagonista di questo racconto, il Conte Sallier de La Tour raggiunse il Giappone nel 1867 e vi rimase fino al 1870 stabilendosi a Yokohama – uno dei pochi porti aperti all’esterno in un Giappone che lentamente stava uscendo da secoli di isolamento – con sua moglie la contessa Mathilde Sallier de La Tour, nata Ruinart dei marchesi de Brimont.

Nella foto, scattata durante la prima missione italiana nelle regioni sericole interne del Giappone, riconosciamo al centro, a cavallo, Mathilde, la moglie del Ministro Plenipotenziario e Inviato Straordinario conte Vittorio Sailler de la Tour, a destra il Cav. Pietro Savio di Alessandria riconoscibile dal copricapo. © Filippo Alfero – MAO, Riproduzioni opere per la mostra “Per un filo di seta” Torino, 28/06/2017.

Nei libri che si sono conservati fino a noi – ricchi di disegni, di carte geografiche, di incisioni – si trovano testimonianze delle fatiche di questi viaggi avventurosi. In un’epoca dove la maggior parte delle persone nasceva e moriva senza spostarsi mai, il fascino per l’esotico li induceva ad acquistare vari
oggetti, a volte persino piccoli animali, da riportare in patria come souvenir molto speciali per quel gusto orientale, quel “giapponismo”, che di lì a poco avrebbe affascinato tutta l’Europa.
Lungo il percorso di visita, a guidarci alla scoperta di quelle vite avventurose, troveremo vecchie fotografie, immagini dell’Imperatore Meiji, xilografie (in uno splendido nishiki-e è raffigurato l’arrivo della delegazione italiana guidata da Sallier de La Tour a Maebashi nella Prefettura di Gunma), disegni (bellissimi gli schizzi di Madame Sallier de La Tour ritraenti le persone che incontrò nel 1869), porcellane e documenti inediti concessi dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, compreso il primo trattato di commercio e amicizia italo-giapponese.

LA MISSIONE ARRIVA A MAEBASHI. Nishiki-e, autore ignoto, 1859. Nel diario di M.me Sallier, il 13 giugno; nel cartiglio «giorno 5 del 5° mese»: il calendario occidentale sarebbe stato introdotto soltanto nel 1873; seguono i nomi dei membri italiani della missione e dell’interprete. Coll. privata.    © Filippo Alfero MAO, Riproduzioni opere per la mostra “Per un filo di seta”
Torino, 28/06/2017

LA MOSTRA

A cura dalla Prof.ssa Teresa Ciapparoni La Rocca
già docente di studi giapponesi presso la Facoltà di Lettere della “Sapienza” Università di Roma

in collaborazione con:
MAO Museo d’Arte Orientale e Link Japan 4 Events

Con il patrocinio di:
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Consolato Generale del Giappone a Milano
Fondazione Italia Giappone
Associazione Italiana per gli Studi Giapponesi
Società Geografica Italiana

Mostra inserita tra le celebrazioni ufficiali del 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia con il riconoscimento dell’Ambasciata del Giappone in Italia.

dal volume SAVIO P., LA PRIMA SPEDIZIONE NELL’INTERNO DEL GIAPPONE E NEI CENTRI SERICOLI EFFETTUATASI NEL MESE DI GIUGNO DELL’ANNO 1869 DA SUA ECCELLENZA IL CONTE DE LA TOUR. Racconto particolareggiato del viaggio e delle nozioni ottenute sull’allevamento dei bachi non meno che sulla coltivazione e sul prodotto del suolo giapponese. Con 43 incisioni e la carta geografica del Giappone, Milano, E. Treves, 1870. Biblioteca storica della Provincia di Torino © Filippo Alfero
MAO, Riproduzioni opere per la mostra “Per un filo di seta” Torino, 28/06/2017

 

MAO Museo d’Arte Orientale Via San Domenico 11, Torino
Info t. 011.4436927 – e-mail mao@fondazionetorinomusei.it –
sito http://www.maotorino.it
Facebook MAO. Museo d’Arte Orientale | Twitter @maotorino
Orario mar-ven h 10 -18; sab-dom h 11 – 19; chiuso lunedì. La biglietteria chiude un’ora prima.
Tariffe Intero € 10, ridotto € 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte

Ama no hara (le pianure del cielo)

 

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L’Associazione culturale shodo.it presenta

天の原 Ama no hara (le pianure del cielo)

Performance e mostra di calligrafia giapponese contemporanea
MUDEC – Museo delle Culture
via Tortona 56, 20144 Milano

 

Sabato 15 ottobre 2016 alle ore 18:00
performance calligrafica di Bruno Riva
con un’introduzione di Carmen Covito

Esposizione di calligrafie giapponesi contemporanee
Opere di:
Kataoka Shikō 片岡紫江 (1928-2014)
Yonemoto Kōro 米本光露 (1956-2013)
Morioka Shizue森岡 静江
Nakajima Hiroyuki 中嶋宏行
Uehira Baikei上平 梅径
Yamada Tomie 山田富江
Katia Bagnoli 山吹
Bruno Riva 河元仙

Orario mostra
sabato 15 ottobre ore 12:00-22:00
domenica 16 ottobre ore 11:00-19:00
(domenica dimostrazioni e visite guidate alla mostra)

ingresso libero

Evento promosso dal Forum della Città Mondo e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano

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Con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano.

150° Logo

 

Evento inserito nelle celebrazioni ufficiali del 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia.

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Per celebrare il 150°Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, l’associazione culturale shodo.it presenta una performance calligrafica del maestro Bruno Riva, membro della Japan Educational Calligraphy Federation (Nihon Kyōiku Shodō Renmei). La performance è accompagnata da una mostra di calligrafie giapponesi contemporanee che sarà visitabile per due giorni nello Spazio delle Culture al MUDEC.

La calligrafia in Giappone è stata in ogni epoca un importante strumento di espressione culturale, considerata allo stesso livello artistico della pittura. Oggi si confronta con le avanguardie contemporanee pur mantenendo vivi tutti gli elementi della tradizione, e viene praticata dai giapponesi ma anche da artisti occidentali. Rappresenta quindi uno splendido esempio del dialogo tra antico e moderno, oriente e occidente, che caratterizza la cultura giapponese di oggi.

Durante la performance il maestro Riva scriverà due testi poetici su tela di grande formato (circa 2 x 14 metri).
La poesia in caratteri cinesi (kanji) scritta in orientamento orizzontale, da destra a sinistra, è il primo verso di un componimento del monaco Zen Ryōkan Taigu (1758-1831) mentre la poesia in alfabeto sillabico (kana), scritta in orientamento verticale su più colonne liberamente organizzate, da destra a sinistra, sulla parte iniziale della tela, è un waka di Abe no Nakamaro (698-770) che faceva parte della prima antologia imperiale di poesia in giapponese.
Le due poesie esprimono quindi due diverse forme di calligrafia e due diverse epoche della storia culturale giapponese: due diverse anime del Giappone, che vedremo armonizzarsi sulla superficie della tela così come sono in perfetta armonia nel grande flusso della cultura giapponese.

Il titolo «Ama no hara (le pianure del cielo)» è il primo verso della poesia di Abe no Nakamaro, in cui viene evocato il gesto dei viaggiatori che allontanandosi dall’antica capitale per andare verso occidente si volgevano ad ammirare ancora una volta la luna.

Poesia di Ryōkan Taigu 良寛大愚

Cammino lungo un corso d’acqua cercando la sorgente,
ma dove mi sembrava di vederla, stupito,
mi accorgo che la fonte di tutto non si raggiunge mai.
Ovunque il mio bastone si appoggi, scorrono mille rivoli.

(traduzione shodo.it)

步隨流水覓溪源,行到源頭卻惘然。
始悟真源行不到,倚筇隨處弄潺湲。

Poesia di Abe no Nakamaro 阿倍 仲麻呂 (698-770)

Spaziando con lo sguardo
nella piana celeste
scorgo la luna
fare capolino sulla vetta Mikasa
del monte Kasuga.
(traduzione di Andrea Maurizi)

Ama no hara / furisake mireba / kasuga naru / mikasa no yama ni / ideshi tsuki ka mo
天の原ふりさけ見ればかすがなる三笠の山に出でし月かも
(あまの原ふりさけ見ればかすがなるみかさの山にいでし月かも)

 

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Associazione culturale shodo.it
via Paolo Sarpi 36
20147 Milano
www.shodo.it

Cartella stampa: http://www.shodo.it/mudec-shodo-press/